La Venere di Botticelli diventa un’influencer per rilanciare il turismo in Italia: la campagna pubblicitaria che ha scosso internet.

Tutti conoscono la Venere di Botticelli, splendida musa dal corpo voluttuoso e dai capelli al vento, esposta agli Uffizi di Firenze.

Ma nessuno avrebbe mai immaginato che questa icona del Rinascimento potesse un giorno indossare i jeans, mangiare una pizza sul lago di Como, farsi una selfie a Piazza San Marco o un giro in bici al Colosseo. Eppure è cio’ che succede nella nuova campagna pubblicitaria voluta dal Ministero del Turismo ed Enit per rilanciare l’industria turistica del Belpaese!

Ideata dal famoso gruppo di comunicazione Armando Testa e intitolata “Open to Meraviglia” (perché in inglese è più stiloso, guys!), la campagna trasforma la Venere di Botticelli in una virtual influencer contemporanea che indossa abiti in tendenza e ha un linguaggio informale. A quanto pare non siamo i soli ad aver fatto il nesso con l’influencer italiana più conosciuta, Chiara Ferraggni, che nel 2020 posò davanti al capolavoro di Botticelli per uno shooting fotografico, super commentato sui social. Coincidenza o fonte di ispirazione?

Nel video promozionale “Open to Meraviglia” è Venere stessa a presentarsi come una giovane trentenne-o-qualcosa-di-più e ci invita a seguirla (o meglio, a seguire i suoi account social @venereitalia23) per scoprire l’Italia e il suo ricco patrimonio culturale, architettonico, artistico, culinario… Venere sarà insomma il volto dell’Italia nel mondo, sui siti ufficiali del Ministero del Turismo e dell’ENIT, sui social ma anche sui voli delle compagnie aeree nazionali italiane, in numerose stazioni ferroviarie europee, nei principali aeroporti del mondo…

Al di là del concept discutibile, sono le numerose gaffe nella realizzazione di questa campagna, costata ben 9 milioni di euro, che hanno scandalizzato gli internauti. Alcuni esempi. Un passaggio dello spot con dei giovani che degustano un bicchiere di vino è stato girato in Slovenia, il che fa pensare all’utilizzo di immagini gratuite pre-esistenti. Il nome della città pugliese di Brindisi era stato tradotto con “toast” in inglese sul sito ufficiale, o ancora il capoluogo di provincia delle marche Fermo con “stillstand”; madornali errori (ora corretti) tipici del più rudimentale traduttore automatico. Per non parlare del dominio web Opentomeraviglia non registrato e già comprato da altri o delle immagini di campagna inviate via Whatsapp e caricate sul sito in cattiva risoluzione… sviste del team marketing? Strategia per tagliare i costi di creazione (c’è da precisare che il budget di 9 milioni è stato speso soprattutto per l’acquisto degli spazi pubblicitari)? Scarsa dimestichezza nell’uso dell’intelligenza artificiale? Ognuno ha la sua teoria, ma nessuno la risposta.

Quello che è certo è che la campagna ha fatto parlare di se’ come mai prima, soprattutto sul web dove, al di là delle critiche, si è assistito a una proliferazione di meme, rielaborazioni delle immagini in chiave ironica e parodistica che sottolineano il divario tra la pubblicità e la realtà. Tra le più suggestive citiamo per esempio la Venere che si scatta un selfie davanti a un mucchio di pattumiera in strada, una Venere che griglia arrosticini su una bancarella, una Venere che fuma marijuana col logo “Spinelli d’Italia”, oppure – tristemente realistico – una Venere su un barcone di migranti.

Pro e contro, divertiti o scandalizzati, gli Italiani si sono interessati in massa a questa campagna, a riprova che ci tengono all’immagine che gli stranieri hanno del loro Paese, questo “puntino che tutto il mondo ha nel cuore” – come viene definito nello spot – e che –aneddoto alla Piero Angelanon occupa più dello 0,50% della superficie terrestre ma possiede il più grande numero di siti Unesco al mondo, 58.

Allora, anche se “Open to Meraviglia” è una campagna pubblicitaria che non piace a tutti, ha il grande merito di aver rilanciato il dibattito sull’attrattività dell’Italia e i mezzi per valorizzarla. Insomma, come diceva un’altra icona di bellezza “Bene o male, l’importante è che se ne parli”. Chissà magari Marilyn Monroe avrebbe followato Venereitalia23!