Scarpe in pelle artigianali belle, comode ed ecosostenibili.
Il know-how unico dei maestri calzolai giapponesi del consorzio HAKIMONO
Se l’Italia è uno dei paesi più rinomati al mondo per la fabbricazione di calzature in pelle, in Asia sono i Giapponesi a eccellere nel settore.
Tanto che, nel 2017, è nato “HAKIMONO” (termine giapponese che significa letteralmente “che cammina coi tuoi piedi”), un consorzio creato col sostegno del METI (Ministero dell’economia, del commercio e dell’industria giapponese) che riunisce e promuove sul piano internazionale differenti brand specializzati nella trasmissione del know how calzaturiero giapponese.
Nel paese del Sol Levante, la lavorazione della pelle risale all’epoca dei samurai. Originariamente impiegata per la creazione di pregiati foderi di spade e armature, questa tecnica ha saputo modernizzarsi e stare al passo coi tempi. Al giorno d’oggi, oltre alla qualità dei materiali e all’innovazione del design, vari brand di HAKIMONO si contraddistinguono per un’attenzione particolare alle questioni ambientali e cercano di produrre in modo ecologico e sostenibile.
Qui di seguito presentiamo 4 marchi giapponesi che, ciascuno a proprio modo, si impegnano a ridurre il loro impatto sull’ambiente, producendo in modo etico ed ecoresponsabile.
Le loro collezioni sono acquistabili online fino a fine febbraio 2021 su Joor, una celebre piattaforma wholesale b2b e Man/Woman, showroom multimarca online.
NIBE Leather by H. Katsukawa: la bellezza e unicità del cuoio naturale
NIBE privilegia forme e materiali naturali, con un design genuino adatto ad ogni stagione. La caratteristica principale del marchio è la scelta di non tingere il cuoio con colorazioni artificiali e lasciarne trasparire la tinta naturale che ricorda le diverse sfumature e imperfezioni della pelle umana. Il designer di NIBE, H.Katsukawa– che dopo aver studiato in Inghilterra ha lanciato la sua prima collezione in Giappone nel 2007 – è stato il primo a sviluppare questo approccio originale e a valorizzare nella creazione delle sue scarpe texture naturali e non uniformi. Le scarpe in pelle NIBE vogliono essere a immagine e somiglianza degli esseri umani, ognuna con le sue particolarità e il suo carattere. Katsukawa vuole promuovere il concetto di unicità, in opposizione a una società moderna sempre più standardizzata e globalizzata. Per lui, ogni persona è unica e ineguagliabile e merita scarpe il cui cuoio sia, al tatto e allo sguardo, unico e originale. Il marchio presta anche un’attenzione particolare ai concetti di etica e rispetto dell’ambiente, evitando tecniche produttive industriali o l’impiego di coloranti chimici inquinanti. Nel 2010 inoltre, il brand ha aperto a Tokyo, nel quartiere di Meguro, uno shop chiamato “The Shoe of life” (La Scarpa della vita) che propone un servizio di post-vendita e riparazione per le scarpe in pelle. Un marchio insomma che unisce unicità, durevolezza e sostenibilità e i cui prodotti si esportano in tutto il mondo e sono stati presentati a Pitti Uomo per ben 7 volte.
Per saperne di più: http://www.nibe-leather.com/en/profile/
Prodotti in vendita su JOOR: https://www.jooraccess.com/hkatsukawa
Intervista di H.Katsukawa: https://www.youtube.com/watch?v=hBYe-Cl8jrE
Studio Imago by Hiroshi Kida: scarpe in pelle riparabili e riciclo creativo
L’azienda giapponese Studio Imago propone due marchi: “Hiroshi Kida”, che porta il nome del designer e fondatore, è caratterizzato da una produzione 100% artigianale e dall’impiego di una tecnica di lavorazione tradizionale chiamata “Blake” – nata nel 19esimo secolo negli Stati Uniti e particolarmente utilizzata in Italia nel settore delle calzature di lusso. Oltre a conferire alla scarpa delle rifiniture esclusive e una forma arrotondata, casual e senza tempo, il motivo per cui Hiroshi Kida ha scelto questo metodo di produzione -in cui ogni componente è fatto a mano e la tomaia, la soletta e la suola sono cucite contemporaneamente -è che, se la scarpa, o una sua parte, è danneggiata, può essere riparata più e più volte. In controtendenza rispetto alla produzione industriale di massa del secolo scorso e alla fast fashion degli ultimi decenni, questo brand crea prodotti destinati a durare nel tempo con techniche antiche e usando colorazioni vegetali non inquinanti. Hirosji Kida ne é convinto: “La nuova domanda sarà soddisfatta alla vecchia maniera”.
Il secondo marchio dell’azienda, chiamato + SOLE (ADDITIONAL SOLE), è altrettanto interessante ed ecosostenibile. Il principio non è soltanto la possibilità di riparare la scarpa, ma di farlo in modo originale con l’Up cycling”, o riciclo creativo. + SOLE (ADDITIONAL SOLE) ridà vita a vecchie scarpe consumate dal tempo con l’aggiunta di una suola nuova e di qualità.
Due approcci differenti dell’azienda Studio Imago che rispecchiano i recenti sviluppi dell’industria della moda in cui la produzione di massa è progressivamente abbandonata in favore di savoir-faire tradizionali, materiali green, prodotti di migliore qualità, più durevoli e meno inquinanti.
Per saperne di più: https://www.instagram.com/studioimagohiroshikida/
Prodotti in vendita su JOOR: https://www.jooraccess.com/hiroshikida
Intervista di Hiroshi Kida: https://www.youtube.com/watch?v=ZlFzYiy-_4U
Numero Uno by Ittestu Ohyama: pelli non-convenzionali per scarpe originali e green
L’azienda calzaturiera giapponese Numero Uno si contraddistingue per l’uso di pelli atipiche. Il brand ha per esempio creato una collezione di scarpe in pelle… di pesce palla (fugu in giapponese)! Questa linea riflette il carattere originale del marchio, ma anche la sua attenzione all’ecosostenibilità. La scelta della pelle di fugu, infatti, non è soltanto una questione di stile, ma si basa sulla volontà dello stilista del marchio, Ittestu Ohyama, di impiegare materiali di scarto o poco utilizzati, riducendo quindi l’impatto sull’ambiente e il consumo di risorse naturali non rinnovabili.
A partire da questa riflessione, Numero Uno ha sviluppato vari modelli in pelli non-convenzionali. Tra i progetti più recenti, vi è la collezione in pelle di daino. Negli ultimi decenni, la riduzione drastica dell’uso della pelle e del consumo della carne di daino hanno provocato una prolificazione incontrollata dei daini selvaggi in Giappone, spesso a detrimento di altre specie animali, e con un costo per lo Stato di circa 50 milioni di euro nel 2018. La recente campagna di sensibilizzazione della popolazione ha spinto numerosi cittadini a consumare e cacciare di nuovo il daino, ma la sua pelle è ancora poco utilizzata nell’industria della moda in quanto di taglia troppo piccola per produrre scarpe o capi d’abbigliamento.
Per cercare di contriburie a risolvere questo problema e sempre nell’ottica di utilizzare materiali ampiamente disponibili e poco sfruttati, Ittestu Ohyama ha deciso di lanciare una nuova collezione il cui design è adattato alle caratteristiche specifiche della pelle di daino. Per farlo collabora con uno dei più famosi distretti conciari di pelle di daino nella prefettura di Nara. Sta inoltre lavorando a una nuova gamma in pelle di daino tinta con l’indaco, colore che non soltanto é gradevole allo sguardo, ma che rende la pelle più solida, risolvendo quindi uno dei più grandi punti deboli della pelle di daino, la sua fragilità. Insomma, l’obiettivo del designer di Numero Uno é di instaurare un equilibrio durevole tra ecologia e industria della moda, utilizzando materiali naturali e a basso impatto sull’ambiente e combinandoli con uno stile curato e di tendenza.
Per saperne di più: https://www.instagram.com/numero_uno_io/
Prodotti in vendita su JOOR: https://www.jooraccess.com/numerouno
Intervista di Ittestu Ohyama: https://www.youtube.com/watch?v=9NLOysMEUAA
Kyoko Sasage: scarpe in pelle e carta Washi 100% biodegradabili
Il Washi è un celebre tipo di carta artigianale giapponese tradizionale. È più resistente e sottile della carta europea poiché la lunghezza della fibra è maggiore. Inserita tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO nel 2014, questa carta fatta a mano, di buona consistenza, robusta e traslucida è utilizzata in diversi settori: dalle arti tradizionali giapponesi dell’origami, della calligrafia shodō e delle stampe ukiyo-e, fino all’abbigliamento.
Per le aziende del settore del fashion che desiderano ridurre l’impatto ambientale, la carta Washi è un ottimo sostituto a fibre chimiche e inquinanti: esiste in natura, è resistente e, in più, è un materiale traspirante e antibatterico.
La designer Kyoko Sasage, del marchio omonimo, ha seguito una formazione calzaturiera in Italia, ma ha scelto di ritornare in Giappone per creare il suo brand. Quest’ultimo si basa sull’uso della carta Washi associata a una lavorazione artigianale del cuoio, secondo le tecniche tradizionali giapponesi. Poiché il materiale ha un’elevata traspirabilità e una funzione antibatterica, viene utilizzato per foderare l’interno delle scarpe e garantisce un grande comfort quando indossato a piedi nudi. Il marchio ha anche una grande cura per l’estetica e utilizza delicati motivi vegetali – fiori, piante, frutti – come un vero e proprio inno alla natura e alle diverse stagioni.
Non da ultimo, le scarpe in Washi e cuoio di Kyoko Sasage sono completamente biodegradabili: essendo costituite da materiali 100% naturali, una volta gettate ritornano alla terra senza inquinarla.
Per saperne di più: http://belpasso-acs.info/
Prodotti in vendita su JOOR: https://www.jooraccess.com/kyokosasage
Intervista di Kyoko Sasage: https://www.youtube.com/watch?v=guREJOFR9KM