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Jun Takahashi

Nato a un centinaio di chilometri da Tokyo, Jun Takahashi si forma presso la Bunka Fashion Academy, prestigiosa accademia di moda della capitale, e debutta a soli 25 anni con la sua prima collezione di t-shirts chiamata “Nowhere”.

Eclettico ed iper-creativo, fin da giovane Jun si diletta anche nella fotografia e soprattutto nella musica, in quanto cantante della band punk giapponese “Tokyo Sex’s Pistols”.
La sua celebre griffe “Undercover” vede la lu

ce nel 1994 in un piccolo negozio di Harajuku, ma raggiunge ben presto una gran notorietà sia in Giappone che all’estero, grazie al suo stile anticonformista, caratterizzato da un marcato tecnicismo dei materiali e da linee nette e geometriche.
In seguito al suo debutto in Europa durante la settimana della moda di Parigi nel 2002, Jun Takahashi inizia importanti collaborazioni con Nike e Uniqlo. Per entrambi i marchi, disegna collezioni pragmatiche ed essenziali sia per uomo che per donna, sotto i label Nike x Undercover Gyakusou e Uniqlo Undercover.

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Fashion Show UNDERCOVER Women

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Jun Takahashi & SaraWaka

PUNTO DI VISTA WAKAPEDIA

Ho conosciuto Jun grazie al mio amico franco-giapponese Benjamin che me l’ha presentato durante una serata al Silencio di Parigi. Non per giustificarmi (o forse in realtà sì), ma quella sera ero parecchio stanca e rimbambita e col povero Jun ho fatto una figura di M dopo l’altra!
Appena presentati, mi sono comportata come una sensitiva psicopatica ripetendogli con tono convinto e occhi da pesce (sushi) ubriaco: Sai, sento che io e te abbiamo qualcosa in comune!. Prima figuraccia da sbronza impunita. Fortunatamente, lui ha gentilmente glissato chiedendomi soltanto se avessi origini italiane, perché dal mio atteggiamento gli davo questa impressione (Cari lettori italiani, facciamoci delle domande! ndr).
Poi ho iniziato a giocherellare con la testa appena rasata dell’amico di Jun. E inoltre, dato che non c’è due senza tre, ho completato la mia acrobatica serata di gaffe chiedendo a Jun cosa facesse nella vita, come se fosse un semplice sconosciuto studente in Erasmus a Parigi. Dulcis in fundo, visto che nel mio caso non c’è tre senza quattro, quando Jun mi ha detto di essere il designer del marchio Undercover, io ho sgranato i miei occhi da triglia ciucca e gli ho chiesto “Und-cosa?!”. A mia discolpa, ammetto che ai tempi ero da poco arrivata a Parigi dove la sua collezione era parecchio famosa, mentre in Italia non era ancora arrivata…ecco insomma, mi sono arrampicata sugli specchi per non sprofondare nella pura vergogna! Pessimo inizio, ma presto dimenticato.
Ho poi avuto modo di rivedere Jun in condizioni “più propizie”, ad esempio alla serata di presentazione della collezione FW2014 a Parigi. E’ stato un evento davvero piacevole a cui la Wakapedia crew ha partecipato al completo! Una serata animata e popolata da personaggi variegati: dai blogger fashionisti, ai modelli, dai giornalisti ai semplici curiosi…e con un DJ set d’eccezione: Thom Yorke, venuto per l’occasione in quanto grande amico di Jun! Un evento reso speciale dalla gentilezza dello staff Undercover e dalla personalità semplice e aperta di Jun. Disponibile e sorridente con tutti, è davvero un ottimo padrone di casa, oltre ad essere un brillante stilista…ovviamente!

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UNDERCOVER presentation SS 2015 MEN’S with Wakapedia’s team

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“cherry clutch” @jonio_takahashi

Sara Waka: Ciao Jun, come stai?!? ( Con una voce allegra e pimpante, ndr)

Jun: Ma scherzi?? (Jun è un po’ freddo e timido di primo acchitto, ma poi si svela una persona davvero adorabile. Parola di Sara Waka!)

Sara Waka: Non ti preoccupare! Anche se lo stile wakapedia è informale e amichevole, le nostra interviste sono fatte con cura e tutti gli intervistati che ho incontrato sono rimasti soddisfatti.

Jun: Va bene dai, proviamoci..

Sara Waka: Iniziamo con una domanda semplice: come descriveresti il tuo marchio Undercover?

Jun: Mmm, è una domanda molto vaga a cui potrei dare molte risposte. Il concept della collezione cambia ad ogni stagione, ma ci sono due elementi da cui parto sempre: le mie origini giapponesi, soprattutto l’universo legato alla musica e allo street stile di Tokyo; e il mio ingegno, perché ogni creazione è il frutto di come vedo il mondo in quel momento e da cosa mi piace o mi ha colpito.

Sara Waka: Ho capito, possiamo dire che Undercover è un output della tua testa.

Jun: Sì, diciamo. E inoltre le mie collezioni sono sempre poliedriche e multi-sfaccettate, mi piace mixare gli stili: elegante, kawaii, grottesco, audace…

Sara Waka: Sono d’accordo e ho riscontrato questo aspetto anche nella tua ultima collezione SS 2015 presentata a Parigi. Sei stato molto eclettico e hai presentato sia modelli kawai, dai colori e forme che parevano ispirarsi agli angeli raffaelleschi, sia nuances e pezzi più dark e aggressivi in stile black swan.

Jun: Giusta osservazione. Infatti per questa sfilata ho voluto iniziare con uno stile più innocente ed etereo per poi presentare modelli più audaci e dal carattere deciso. Come se la sfilata fosse una metafora dell’evoluzione femminile da giovane fanciulla a donna matura.

Sara Waka: Ah, interessante! Quindi per te le donne crescendo diventano più dark?

Jun: Beh, certo, è non è meramente una questione di moda, ma di vita vissuta. L’esperienza e i problemi affrontati ogni giorno fanno crescere e diventare un po’ piu’ cattivi. E’ una componente imprescindibile del diventare adulti, quella di costruirsi delle difese per sopravvivere nella giungla del quotidiano.

[Breve pausa dell’intervista per l’incursione in studio di Gianluca Cantaro, amico di Sara nonché editor-in-chief de L’OFFICIEL ITALIA. Oltre ad essere il bersaglio di battute e risate per il suo nome che suona stranamente giapponese (Taro è il corrispettivo giapponese del John inglese o del Gian- italiano, ndr), Gianluca è un grande ammiratore del lavoro di Jun che è per lui la sintesi perfetta di due grandi passioni: il Giappone e la moda. I due attaccano subito bottone e si perdono in discorsi appassionati sulle sfilate, lasciando Sara nel suo brodo per un po’…L’intervista riprende dopo qualche minuto.]

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GYAKUSOU SS 2014

Sara Waka: Parlami un po’ della collaborazione di Undercover e Nike. Perché hai deciso di intraprendere questo progetto GYAKUSOU?

Jun: Tutto parte dalla mia grande passione per la corsa. Quando Nike ha scoperto questo mio hobby, mi ha proposto di lavorarci su con una collezione. Per me è stato un grande stimolo, soprattutto perché da corridore non avevo mai trovato una tuta o un outfit che mi piacesse. Gyakusou è stata l’occasione per coniugare due delle cose che adoravo di più: fashion e jogging. Il concept alla base di questa collezione è quindi stato l’accostamento di materiali tecnici da sport con un design curato: un mix di praticità, qualità e stile.

Sara Waka: Interessante questa spiegazione. Ci hai messo davvero passione e impegno nella collezione Gyakusou e il risultato lo dimostra!
Una domanda un po’ più personale ora: cos’è per te l’arte?

Jun: Posso dirti che l’arte mi ha affascinato fin da piccolo e che ho praticato moltissimo il disegno. Diventando stilista, la moda è stata la declinazione che ho scelto per fare arte. In termini più generali invece, l’arte è per me creazione allo stato puro. Partire da un’idea immateriale e creare qualcosa di concreto che dia forma alle tue idee.

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Sara Waka: Sarebbe bello poter entrare per un attimo nella tua testa e scoprire tutte le idee che devono ancora prendere forma!
Su questa divagazione poetica, concludiamo. Ti ringrazio per il tuo tempo, ma prima di salutarti ti faccio ancora un’ultima domanda di rito: Mi dai un bacio?
Jun: Eh?!
Sara Waka: Massì, stai tranquillo è tutto normale, in Europa si fa così per salutarsi (Non proprio in tutta Europa ci si bacia dopo un colloquio di lavoro, ma a Sara piace vederla così, ndr).
Jun, poco convinto dalla questione, cede e dà un timido bacio giapponese sulla guancia di Sara.

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Gianluca Cantaro / Jun Takahashi / SaraWaka

Description & Interview: Sara Waka

Edited:Federica Forte