Fondata nel 1895 da Daniel Swarovski, tagliatore di vetro e gioielliere di origine ceca, la Swarovski International Holdings, è un’azienda austriaca specializzata nella lavorazione del cristallo. Il celebre brand dal logo a forma di cigno compie quest’anno 120 e li festeggia in ottima forma : con 2560 negozi in oltre 170 paesi e un fatturatoche, nel 2014, ha superato i 2 miliardi di euro. Oltre alle grandi cifre, Swarovski si contraddistingue anche per il suo forte spirito filantropico : nel 2013 è stata creata la Fondazione Swarovski (presieduta da Nadja Swarovski) con lo scopo di promuovere e sostenere iniziative e organizzazioni benefiche che operano in tre settori: artistico, sociale e ambientale.

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PUNTO DI VISTA WAKAPEDIA

Nell’ambito del suo impegno in campo artistico, Swarovski ha presentato, inoccasione della FIAC (Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea) 2015 di Parigi un’opera inedita e ci ha dato l’eccitante possibilità di conoscerne dal vivo l’artefice, in occasione di un rapido viaggio a Parigi.Imprimer

L’accoglienza è stata delle migliori: abbiamo visitato (Sara Waka e Federica, ndr) lo showroom Swarovski, dove si potevano osservare le collezioni contemporanee della marca e gli archivi storici. E poi siamo state ospitate in un bellissimo hotel dove, manco a farlo apposta, c’erano oggetti in cristallo un po’ dappertutto. Accappatoi morbidissimi, letto reale, brindisi con un bicchiere di champagne e fuori Parigi autunnale, col freddo che cominciava a farsi severo. Insomma, ci siamo sentite delle vere regine, un po’ come Elsa di Frozen, la regina delle nevi di Arendelle, e ci veniva naturale canticchiare “Da oggi il freddo e casa mia”. Noi Wakas eravamo Le Regine di Swarovski per un giorno!

L’indomani siamo andate alla FIAC, elettrizzate all’idea di osservare da vicino un inedito progetto corporate di Swarovski. Ci eravamo un po’ informate sull’opera e, già soltanto dal titolo :“Pay no attention to the man behind the curtain”, eravamo molto incuriosite. In fondo tutti muoiono dalla voglia di sapere cosa c’è dietro alle tende, no?!

Questa installazione sorprendente, esposta sul Balcond’Honneur del Grand Palais, è una creazione inedita dell’artista americana Wu Tsang, selezionata da Nadja Swarovski e dal direttore della FIAC, Jennifer Flay, per il lancio della “Swarovski Series commission”, una serie di collaborazioni per promuovere artisti talentuosi che impiegano il cristallo come medium creativo.

Ispirata all’immaginario del Mago di Oz e alle sperimentazioni sull’acustica del cristallo, quest’opera alta 5.5 metri e con oltre 1 milione di LEDs è formata da 235 000 cristalli, per un peso complessivo di una tonnellata. Una creazione davvero…brillante!

E noi di Wakapedia abbiamo avuto il privilegio di incontrare “the personbehind the artwork”, ovvero l’artista Wu Tsang (Un nome asiatico e un paio di occhi a mandorla e Sara si sentiva già a casa! ndr) e di farle qualche domanda…

Fiac, Swarovski, Bertrand Noël

Swarovski Series – Wu Tsang 2015

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Statua Daniel Swarovski

Per capire meglio come funziona la fondazione, SaraWaka e Federica hanno deciso di ripassare un po’ la  storia come hai tempi dell’università per non farsi trovare impreparate all’interrogazione!

Lo spirito filantropico di Swarovski affonda le sue radici nell’atteggiamento stesso del suo fondatore, Daniel Swarovski, il quale era molto altruista nei confronti dei suoi dipendenti (a tal punto che, per esempio, sua moglie cucinava il pranzo per tutto l’ufficio!). Il credo di Swarovski era che, affinché un’impresa funzioni bene, i suoi dipendenti devono stare bene. Questo concetto si è poi esteso anche al di fuori dell’azienda e Swarovski ha sostenuto numerose campagne filantropiche, con un’attenzione tutta particolare alle donne, clientela per eccellenza del brand. C’è stata per esempio la campagna Pink Hope (letteralmente speranza rosa) a sostegno della prevenzione del tumore al seno promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Nel 2012, l’azienda si è resa conto che in ogni paese si promuovevano iniziative e progetti diversi. L’anno successivo si è allora deciso di fondare una “struttura madre” con lo scopo di sostenere iniziative filantropiche secondo un programma globale e coordinato. E così è nata la Swarovski Foundation che poggia la sua missione su tre pilastri: benessere, tutela della risorse naturali, supporto alla creazione artistica. L’attività della Fondazione in campo artistico è iniziata con un progetto in Italia (il restauro della Basilica di San Giulio a Venezia, ndr) e annovera attualmente 34 programmi in corso in tutto il mondo. A Parigi, per esempio, la Fondazione Swarovski ha una collaborazione stabile con il Palais de Tokyo (che, per la petite histoire, è stato costruito grazie ai finanziamenti di Swarovski stessa, che ne è quindi “partner fondatore”, ndr) a conferma del suo sostegno alla creazione contemporanea.basilicasangiorgio-swarovski-perspectives-835x768

Per quanto riguarda i progetti nel settore ambientale, la Fondazione ha finanziato un film in time laps dell’artista James Balog, presentato a Miami Basel, che mostra lo scioglimento inesorabile dei ghiacciai per favorire la sensibilizzazione al riscaldamento climatico. Inoltre Swarovski organizza in diverse parti del mondo (Amazzonia, Uganda, Congo…) la Swarovski Waterschool: un programma per educare le popolazioni sfavorite a utilizzare l’acqua in modo più intelligente ed efficiente e farne uno strumento di lavoro e sviluppo.

Intervista Wu Tsang: Artista selezionata per la “Swarovski Series commission” FIAC 2015

Sara Waka: Ciao! Wu-san! No aspetta, ma…sei metà asiatica vero?

Wu: Si sono asiatico-americana.

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Artista – Wu Tsang

Sara Waka: Ah, ecco perché sentivo un certo feeling! (risate)

Ma ora passiamo alle domande serie. Ho letto che la tua opera è ispirata al Mago di Oz, giusto?

Wu: Esatto. La mia installazione prende ispirazione dal Mago di Oz, un film che ha avuto un ruolo molto importante per la mia crescita personale ed estetica, grazie alla sua storia e ai suoi personaggi così emblematici, primo tra tutti il Mago di Oz stesso. Tra l’altro, se non lo sapessi, è stata proprio Swarovski a creare le scarpette rubino di Dorothy per il film! Comunque, tornando all’opera… penso sia veramente la realizzazione di un sogno e il traguardo del mio lungo lavoro di ricerca e anche delle mie sperimentazioni con la performance. La morale del film è veramente illuminante e di grande attualità per comprender la società, anche al giorno d’oggi. Il Mago di Oz è un tiranno dalla voce roboante ma si cela dietro una tenda. Un’illusione e una sorta di metafora, che trovo molto pertinente oggigiorno, del modo in cui le istituzioni esercitano il loro potere e si mostrano in pubblico.

The Wizard of Oz

Il Mago di Oz

Sara Waka: Interessante! La tua installazione luminosa è imponente e scultorea e troneggia sul Balcon d’Honneur de Grand Palais come se fosse il Mago di Oz stesso che cerca una platea di spettatori al piano di sotto. Insomma, puoi dirci chi c’è dietro le quinte?

Wu: Penso che la persona dietro le quinte possa essere ciascuno di noi. Una cosa di cui sono certa è che Frank Baum, che ha scritto il Mago di Oz, lavorava nella pubblicità e aveva inoltre pubblicato un libro intitolato “The Art of Decorating Dry Goods Windows and Interiors” (L’arte di decorare le vetrine e i negozi).

Era ossessionato dalla voglia di capire il funzionamento del desiderio dei consumatori. Per questo, certe persone hanno interpretato il Mago di Oz come una parabola ispirata all’idea di Baum sul consumismo. Ecco, io volevo che anche nella mia opera ci fosse un riferimento a questa parte della storia. Sai, faccio molte ricerche prima di creare un’opera, ma voglio che poi l’opera parli da sé. Non importa se il pubblico non capisce tutti i livelli di senso celati, basta che sappia che c’è un significato altro e complesso dietro la superficie e che vi rifletta in modo personale.

Sara Waka: Non so come ringraziarti, Wu! Oggi mi hai trasmesso e dato molto!

Un po’ come nella storia del Mago di Oz, dove lo Spaventapasseri, l’Uomo di Latta e il Leone Codardo si uniscono a Dorothy nella speranza di ricevere ciò a cui essi manca (rispettivamente un cervello, un cuore e il coraggio). Ecco tu oggi mi hai dato uno spunto di riflessione, un ‘emozione e il coraggio di guardare oltre la superficie delle cose. Ho capito chi c’è dietro le quinte! Un’artista giovane con dei poteri magici!

Wu: Mi sento onorata come il ciarlatano di averti cambiato la giornata, piccolo giapponesina!

(risate)

Fiac, Swarovski, Bertrand Noël

Swarovski Series – Wu Tsang 2015

Description & Interview: Sara Waka

Edited by: Federica Forte