Bebe Vio (Beatrice Vio all’anagrafe) è una schermitrice  italiana, campionessa paralimpica  di fioretto individuale. Nata a Venezia nel 1997, si appassiona alla scherma e allo scoutismo fin dalla più tenera età. A 11 anni viene colpita da una meningite fulminante che le causa l’amputazione di avambracci e gambe. Nonostante questo tragico evento, Bebe non si arrende e, dopo solamente un anno di riabilitazione, riprende l’attività sportiva come schermitrice grazie a una protesi in carbonio specificamente progettata per sostenere il fioretto. I suoi sforzi e la sua tenacia sono stati di recente ricompensati alle XV Paralimpiadi di Rio 2016, dove ha conquistato due medaglie.

Bebe e la sua famiglia hanno fondato nel 2009art4sport”, una ONLUS in favore dell’integrazione di bambini amputati, tramite la pratica sportiva. Nel 2016, inoltre, Bebe ha posato davanti all’obbiettivo della celebre fotografa Anne Geddes per una campagna di sensibilizzazione a favore del vaccino contro la meningite.

Oggigiorno, Bebe è un personaggio sportivo e mediatico conosciuto in tutto il mondo: testimonial di grandi marche italiane e straniere (Dior, L’Oréal, Sorgenia, la compagnia telefonica giapponese DOCOMO…), intervistata e immortalata sulle copertine di importanti magazines internazionali (Rolling Stones, Wired, Sportweek…), è anche stata invitata all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per paralare davanti a un pubblico di 2.200 studenti.

WAKAPEDIA’s  Bebe Vio

Bebe Vio è uno di quei personaggi incredibili dotati di una vera e propria aura e che diffondono un’energia esplosiva. L’abbiamo incontrata ad “Italia Amore Mio”, un evento creato nel 2016 dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone per promuovere i migliori brand del Made in Italy.

Incontrarla nel backstage per truccarsi prima della conferenza ci ha fatto subito un effetto bizzarro: ci è sembrata un incrocio tra Robocop, con le sue protesi agli arti, e un angelo, con quel suo viso dai tratti perfetti, gli occhi blu cielo incorniciati da splendidi capelli biondi con un taglio sbarazzino. Il busto poi è davvero perfetto e ben disegnato… un fisico pazzesco da fare sudare gli uomini, insomma! Un angelo sì, ma molto particolare, con le sue cicatrici a marcarle il volto e darle un’allure molto speciale. Quando la make up artist ha cominciato a truccarla, lei l’ha subito bloccata dicendole “A me basta un po’ di rossetto e di mascara, non voglio che tu nasconda le mie cicatrici, sono il mio segno distintivo, la mia storia”. La guardavamo ammirate pensando che, pur così giovane, aveva già questo coraggio e questa fierezza nel mostrare le sue imperfezioni. Inoltre, ci siamo subito accorte della sua grande autoironia quando, vedendola arrivare con un valigione enorme, le abbiamo chiesto cosa trasportasse, lei ci ha risposto sorridendo ironicamente “I miei cadaveri!”, riferendosi alle sue protesi.

Essendo una ragazza di 20 anni, Bebe è molto attiva sui social. Abbiamo notato che stava facendo delle stories su Instagram e ci ha colpito come, non riuscendo con le protesi alle mani a cliccare precisamente sullo schermo del suo smartphone, non ha esitato a togliersi gli arti finti e a continuare con il braccio mutilato. “Questa è una che non si arrende davanti a nulla” ci siamo dette. Abbiamo poi iniziato a discutere con lei e la sua passione, il suo entusiasmo e la sua combattività ci hanno molto toccate. Bebe è una di quelle rare persone che, quando ci parli 5 minuti, ti resta per sempre nel cuore. E il suo linguaggio, ricco di espressioni tipicamente giovanili – “quanto spacca”, “troppo una figata”, “mega-bello”, “che bomba” – non può che farti sorridere e trasmetterti la sua voglia di vivere tutto al massimo. Sembra banale dirlo, ma Bebe è un personaggio da prendere come esempio, una persona davvero speciale. E siamo contente di potervela presentare su Wakapedia.

Wakapedia: Ciao Bebe! Oggi è l’ultimo giorno che lavoriamo assieme… sono molto triste perché ci siamo affezionati tanto a te!

Bebe Vio: Sì, l’evento ITALIA AMORE MIO qui a Tokyo è stata una BOMBA!

Wakapedia: Essendo l’ultimo giorno, possiamo farti una domanda un po’ indiscreta, prima di dirti SAYONARA? Non abbiamo ben capito cosa ti è successo da piccola. Potresti spiegarci qual è stata la tua malattia, semplicemente con le tue parole?

Bebe: Certo… Allora, ho avuto una meningite fulminante a 11 anni, causata da un batterio che si chiama meningococco. E’ una roba potentissima che attacca il sangue e, quando ti colpisce,ti può uccidere in un paio d’ore. Se però riesci a prendere l’antibiotico entro le due ore sei salvo. Poi devi aspettare altre 48 ore per conoscere le conseguenze, perchè questo batterio fa scoppiare le vene, il sangue va dove non deve andare e manda in necrosi alcune parti del corpo, generalmente quelle esterne, tipo gambe, naso, orecchie. Io ho preso l’antibiotico tardi e quindi ho perso un po’ tutto.

Però adesso esistono dei vaccini che possono evitare questa malattia e che proteggono al 100%, uno si chiama tetra valente e l’altro tipo B.

Wakapedia: Ma quindi se fossi stata vaccinata non ti sarebbe successo tutto ciò?

Bebe: Esatto. All’epoca un ragazzo della mia regione, vicino Mestre, era stato colpito dalla malattia. Mia mamma ne era rimasta scombussolata e aveva chiamato l’ASL per informarsi e sapere sa doveva vaccinarmi. Un medico le sconsigliò di farlo, dicendole che ero troppo piccola. Poi due anni dopo ho avuto la malattina. Insomma ho avuto tanta sfiga. Pensa che ho anche conosciuto il medico che ha inventato il vaccino e gli ho chiesto “Scusa, ma quando vedi una persona come me, tu che hai inventato il vaccino, e scopri che a me lo avevano sconsigliato,non ti incazzi? E lui mi fa: “Sì, sì, tu sei un fallimento del sistema!”. E lì mi sono detta, va beh, allora sarò un fallimento..ma spero di poter essere un esempio utile per gli altri!

Wakapedia: Ahahahahah! Ma va, altro che fallimento! Hai vinto un oro olimpico, indossi un brillante Damiani, sei una testimonial di Dior e fai conferenze all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite….sei una SUPERWOMAN! Ti piace essere forte? Ammettiamo che quando ti abbiamo visto usare l’I-phone col braccio amputato, lì ci siamo detti “Bebe è una tosta, una che non si arrende!”

Bebe: Mia mamma è tanto forte come donna e ho sempre avuto lei come riferimento.

Wakapedia: Ecco, sono curiosa di sapere com’è la tua famiglia? Racconta racconta!

Bebe: Siamo una bella famiglia di 5 persone e facciamo quasi tutti sport. Diciamo che siamo cresciuti più come una squadra che una famiglia. Papà ha fatto calcio e mamma danza classica. E poi beh, c’è mia sorella che è l’unica negata con lo sport…ma è bravissima a cucinare, la carbonara soprattutto! (risate)

Comunque, come ti dicevo, io sono sempre stata ispirata da donne forti. Maria Grazia Chiuri, direttore creativo di Dior, è il mio idolo perché sta rivoluzionando tutto un impero prettamente maschilista. La sua prima sfilata, per esempio, l’ho adorata! L’aveva dedicata alle donne schermitrici che sono per lei il prototipo di una femminilità forte, determinata, aggressiva, ma anche protettiva, elegante e rispettosa.

Wakapedia: Parlando di schermitrici, ci racconti il tuo rapporto con questo sport?

Bebe: Ho sempre fatto scherma, fin da quando avevo 5 anni. Prima in piedi, poi dal 2009 in sedia a rotelle. Ero bravetta da piccola, tra le prime 5 in Italia, quindi mi rosicava abbandonare a causa della malattia. Con la mia famiglia abbiamo lottato tanto perché ricominciassi e oggi sono l’unica atleta al mondo che tira pur non avendo più il braccio armato (il braccio che tiene il fioretto). Con mio papà siamo riusciti a mettere a punto una protesi in carbonio.

E’ stato bellissimo riprendere, mi sono (ri)innamorata della scherma fin dal primo giorno. Per me è una droga, sto talmente bene che non penso ad altro! E non ti dico alle Olimpiadi…lì ho avuto un vortice di sensazioni incredibile: dalla paura all’adrenalina, dalla concentrazione alla rabbia, fino alla felicità estrema. E in situazioni come quelle che ti ritrovi a piangere e non sai se di gioia o di tristezza… insomma mentalmente sei fottuto! (risate)

Wakapedia: Bella questa tua descrizione della scherma. Credo renda perfettamente la tua immagine, facendo trasparire una femminilità determinata, forte… una donna moderna che vuole battersi e non accetta di perdere. E dicci, per le Olimpiadi in Giappone per il 2020 sei pronta?

Bebe: Per Tokyo no, non mi sento ancora pronta. Questo è l’anno post-olimpico, il solo periodo di calma per un atleta. Perché la qualificazione comincia due anni prima e l’anno prima devi già essere al top. Diciamo che hai un anno per smaltire l’overdose di sport e riprendere le energie, ingrassare un po’. Io ho fatto la maturità un mese prima di Rio e ho dato davvero tutto, tra poco comincio uno stage e l’anno prossimo inizio l’università…insomma ora mi concedo un po’ di riposo, prima di dare il 400% nei prossimi allenamenti. Perché pensavo di essermi allenata tanto per Rio, ma quando abbiamo vinto mi sono resa conto che avrei potuto fare molto di più.

Wakapedia: Veramente? Non ti accontenti mai, Wonder woman! Ma quante medaglie hai vinto a Rio?

Bebe: E’ vero, cerco di spingermi sempre oltre! A Rio ho vinto un oro individuale e un bronzo a squadre. Il bronzo è stata una medaglia lottattissima contro Hong Kong, me lo ricordo ancora come fosse ieri. Alla finale eravamo sotto di due punti e io dovevo battermi contro una schermitrice molto forte. Non ci credeva più nessuno! C’era una rabbia e una delusione che non puoi nemmeno capire…però abbiamo lottato fino all’ultimo e ce l’abbiamo fatta. E siamo stati contentissimi.

Wakapedia: Abbiamo capito che la scherma è un po’ il tuo punto forte. Però fai molte altre cose… abbiamo sentito, per esempio, che collabori con DOCOMO, giusto?

Bebe: Esatto, sono testimonial per DOCOMO, operatore telefonico giapponese e main sponsor delle paraolimpiadi di Tokyo 2020. Sto facendo delle riprese e degli spot per loro. Perché sai, quando sei sportivo, la tua vita si programma in quadrienni e va di parti passo con le Olimpiadi. Gli spot saranno molto orientati su Tokyo, una città che mi piace molto, quindi se posso essere utile lo faccio con piacere!

Wakapedia: E siamo certi che, come tutto quello che fai, sarà un successo! Grazie mille Bebe per il tuo tempo e la tua super carica positiva! Sei una ragazza FIGHISSIMA!!! Anzi, crediamo che la parola FIGA sia stata creata apposta per te!!

Bebe: Hahahahah grazie mille! Anch’io uso spesso la parola FIGHISSIMO!

Wakapedia: Ce ne siamo accorti! Anche per questo ci sembra perfetta per te!!

(risate)

Description & Interview: Sara Waka

Edited by: Federica Forte

Foto: Mina Kitano/Hotter Than July