Il suo vero nome é Rosalba Pippa, Rosa per gli amici. Ma tutti la chiamano Arisa.

Nata nel 1982 a Genova e cresciuta in Basilicata, Arisa è l’acronimo dei nomi di tutti i componenti del suo nucleo familiare. I primi passi di Arisa nel mondo musicale risalgono ai concorsi canori a cui partecipa quando era bambina nella sua città, Pignola. Per parecchi anni si allontana poi dal canto e svolge i lavori più disparati – cameriera, cantante di piano bar, baby-sitter, parrucchiera, donna delle pulizie ed estetista – fino a quando nel 2007 vince una borsa di studio che le permette di frequentare una formazione al Centro Europeo Toscolano di Mogol. La consacrazione arriva due anni più tardi, nel 2009, quando partecipa al 59º Festival di Sanremo e vince nella categoria “Nuove Proposte” con il singolo “Sincerità”. Da allora, il suo lavoro é premiato più volte dalla critica e dal pubblico : su cinque partecipazioni al Festival di Sanremo, Arisa ottiene due primi posti e un secondo. Nel 2010 comincia anche la sua attività televisiva come giudice di varie edizioni del talent show « X Factor ». Arisa si lancia poi nel mondo cinematografico, come attrice e doppiatrice. Attualmente lavora alla scrittura del suo primo disco da cantautrice.

WAKAPEDIA’s Arisa

 Che dire di lei ? Arisa é unica nel suo genere. Pazza potremmo dire, ma nel senso buono – anzi buonissimo – del termine. Una di quelle persone che, quando la si conosce, non si puo non amarla.

Abbiamo avuto la fortuna di incontrarla grazie a un amico in comune. E in seguito di conoscerla meglio durante un viaggio in Giappone, all’occasione dell’evento organizzato dalla Camera di Commercio italiana in Giappone (ICCJ) : “Italia, Amore mio!”.

Quattro giorni meravigliosi, di lavoro ma soprattutto di risate e complicità. Quello che ci ha colpito di Arisa é la sua semplicità. Ce ne siamo accorte fin dal primo giorno, quando, alla partenza da Milano per il Giappone ci son stati dei problemi organizzativi della compagnia aerea e lei, una delle cantante piu’ conosciute in Italia, ha dovuto volare in economy per 12 ore. Non si é mai lamentata, anzi! All’atterraggio noi eravamo stanche morte, mentre lei bella fresca e di buon umore é andata diretta a fare le prove ! (Al suo posto avremmo bestemiato alla grande, ndr). E poi, i giorni successivi in giro per Tokyo, si fermava sempre al bancone dei trucchi Shu Uemura e ci metteva a posto le sopracciglia, spiegandoci come disegnarle in modo perfetto, da brava ex-estetista.

Insomma, piccoli esempi che provano che la sua aura di bontà e generosità non ha fine.

Arisa ha una voce cristallina, pura, da far venire la pelle d’oca ; una voce che riesce ad abbattere la barriera linguistica. Il suo modo di cantare é lo specchio del suo modo di essere : una persona profonda, ironica, simpatica, una donna con delle opinioni forti e che non ha paura di mostrarsi per cio che é.

Qualche tempo fa, Arisa si é raccontata a noi in modo aperto, sincero e generoso. Nel modo che noi di Wakapedia amiamo di più :  a tavola, mangiando del buon pesce. Che altro aggiungere ?

Godetevi l’intervista!

[Arisa, da brava donna del Sud, si muove con sicurezza nella sua cucina milanese. Ci accoglie sorridendo, tra le mani una tegliozza di pesce, pronta a essere informata]

Wakapedia : Arisa, grazie mille per averci invitate a casa tua per chiacchierare un po’. Ci siamo già viste varie volte, ma non abbiamo mai avuto il tempo di parlare veramente di noi. Hai voglia di raccontarci come à nata la tua favola ?

Arisa : Rischia di essere una storia un po’ lunga, ma se avete il tempo… anzi sto facendo il pesce per pranzo… Volete restare per assaggiarne un po’ ?

Wakapedia: Non diciamo mai no al cibo noi di Wakapedia ! E siamo anche a tutto orecchie.

Arisa : Da piccola ero una ragazzina molto generosa, nel senso che avevo tante energie da dedicare agli altri. I miei genitori mi hanno sempre coperta di amore e, quando succedeva qualcosa di brutto, mia mamma trovava sempre una spiegazione fantastica per consolarmi e proteggermi. Fino ai miei 18 anni, ho vissuto in un universo tutto mio, diciamo. E quando mi sono trasferita qui a Milano non ero tanto pronta a confrontarmi col mondo « reale ».

Wakapedia : Una cosa che di certo é reale é il tuo talento, la tua voce incredibile. Il canto quando è entrato nella tua vita ?

Arisa : Mia zia, la sorella di mia madre, le ha sempre detto “Rosalba deve cantare”. Non so perché, dato che non mi aveva mai sentita, ma penso avesse una sorta di intuito artistico. Non per nulla la soprannominavamo « la poetessa » in famiglia. Quando avevo 3 anni e mezzo, mia zia convise mia madre a iscrivermi a « Piccoli fans », un concorso di canto per bambini a Pignola, il mio paese. Partecipai vari anni ma non vinsi mai. Insomma, la mia storia col canto non ebbe un inizio da favola.

Wakapedia : In effetti, chi se lo sarebbe immaginato da te ! E poi, quando sono cambiate le cose ?

Arisa : A 16 anni – dopo anni passati a cantare nei bagni di scuola con le mie amiche – ho ri-partecipato un concorso al mio paese. Lo stesso di quando era piccola, ma la categoria per i ragazzi più grandi, un po’ come passare coi Big a Sanremo. (risate) E per la prima volta ho vinto. Da quel moment ho cominciato a pensare “Da grande voglio fare la cantante”. Mi sono messa a cantare un po’ dappertutto : pianobar, cresime, matrimoni… e non lo rinnego per niente ; per un’interprete é un’esperenza molto utile perché impari a cimentarti in tutti gli stili.

Ma la realtà lucana cominciava a starmi stretta, cosi a 19 anni sono partita per Milano, con la scusa di voler fare l’università li. Il primo lavoro che ho trovato é stato in un supermercato, ma non é durato molto perchè ogni settimana cambiavo colore di capelli.

Wakapedia : Ahahahahah, ti vediamo troppo bene dietro la cassa con i capelli blu o arancioni !

Arisa : Ma va, mi son tinta di viola ! E il manager del supermercato mi ha detto « Senta signorina Pippa, o si tinge i capelli di un colore normale o saró costretto a licenziarla ». A me onestamente piaceva molto quel viola. Era l’epoca di Fiorucci e ogni settimana andavo nel suo super negozio in Piazza San Babila e sceglievo un nuovo colore della sua gamma Crazy colours. Cosí, tra il colore dei capelli e il lavoro, scelsi di tenermi i capelli viola. E fui licenziata.

Wakapedia : Giusta decisione ! E poi che hai fatto ?

Arisa : Iniziai a lavorare in un locale notturno a Milano che esiste ancora oggi: il Loolapaloosa. All’epoca abitavo con mio cugino che aveva raccontato di nascosto ai miei genitori che lavoravo la notte in un locale scambista ! Allora mia madre, da buona mamma terrona, una sera è arrivata al locale – con le valigie e tutto eh ! – e ha passato la sera a guardarmi come fosse un ispettore sanitario. Quella sera si rese conto che non c’era nulla di male ma, con le lacrime agli occhi, rientrando alle 6 del mattino mi disse di cambiare lavoro, perché erano orari troppo duri per la sua bambina.

Wakapedia : Beh sí…anche noi ci saremmo preoccupate, da brave mamme italiane!

Arisa : Quindi ennesimo cambiamento : mi spacciai per parrucchiera e cominciai a lavorare di giorno in un centro estetico e la sera – senza dire nulla ai miei – continuavo a fare la cameriera al Loolapaloosa. Per 1 anno e mezzo ho lavorato circa 20 ore al giorno… poi il mio cervello ha iniziato un po’ a impazzire : mi sono rasata a zero e ho deciso di ritornare giù dai miei e mi sono messa a lavorare come estetista. Era da parecchio che avevo lasciato completamente il canto e mi ero fatta all’idea di lavorare in un centro estetico. Fino al giorno in cui Mogol – uno dei più grandi e talentuosi parolieri degli anni ‘70, celebre soprattutto per i testi di alcune canzoni di Battisti – decise di bandire una borsa di studio in Basilicata per far studiare nella sua scuola. Lasciai il lavoro d’estetista, feci tutte le carte e andai alle selezioni. E fui scelta! Il corso duró tre mesi e fu l’esperienza piu bella della mia vita. Là incontrai Giuseppe Anastasi che é poi diventato l’autore di « Sincerità », il mio più grande successo. E anche il mio compagno per vari anni.

[Arisa si alza e va verso il forno : Mmmm, cara la mia Giapoonese, qui si cucina una tortiera di pesce che non avrà nulla da invidiare ai vostri sushi! » (risate)

Sara : Mi sa che un assaggino ci sta proprio prima di partire!”]

Arisa : In quel periodo c’era Yaël Naim con una canzone che si chiamava My new soul. Mi piaceva molto il suo stile e dissi a Giuseppe : « Mi piacerebbe una canzone cosí : leggera, ma che racconta cose profonde, importanti». E’ cosí che nacque Sincerità. E da lí é cambiato tutto. Potrei parlarti per ore dei concerti, della tv, dei vestiti…

Wakapedia: Ecco parliamo di vestiti. Hai un look molto particolare, che é cambiato radicalmente nel corso del tempo : dalla nerd-sfigata alla super trendy. Raccontami un po’…

Arisa : Il mio look iniziale l’ho creato da sola, trovando oggetti qua e là, quasi per caso. Volevo qualcosa che evocasse Charlie Chaplin, allora ho comprato un paio di occhiali esageratamente grandi. Appena li ho messi, mi sono trovata un volto simpatico, mi sembravo una coccinella ! Poi, in un negozzietto minuscolo di Roma, ho trovato delle scarpe di vernice con la punta alzata. Particolarissime, un pezzo quasi unico. E’ stato colpo di fulmine.

Wakapedia: Anche se non ti vesti da Charlie Chaplin tu sei simpatica comunque!

Arisa : Grazie cara! Anche se poi ho cambiato stile quando mi sono messa con un nuovo ragazzo; sono dimagrita molto e il mio look é diventato un po’ più fighetto e altezzoso. Ma non mi piacevo, non mi sentivo davvero me stessa, quindi sono ritornata com’ero. Mi preferisco cosí, semplice.

Wakapedia: A noi piaci sia quando ti vesti da fighetta che da Chaplin! Ci piaci perché sei tu!! Nuovi progetti all’orizzonte ?

Arisa : Voglio scrivere un disco da sola. Oggigiorno sono apprezzata dai miei fan, ma grazie a testi scritti da altri. A 35 anni non voglio più essere un ripetitore di belle parole altrui, ma comunicare quello che penso, la mia visione della vita. E’ una sfida, o la va o la spacca, ma voglio mettermi alla prova ! Nel peggiore dei casi cambio lavoro, tanto sono abituata! (risate)

[Sara, facendo la scarpetta nel piatto : Davvero buonissimo Arisa, non ho lasciato nemmeno una briciola! ]

Arisa : Mi fa piacere, venite quando volete per rifare.

Wakapedia: Allora verremo sicuramente per il seguito!

 

Description & Interview: Sara Waka

Edited by: Federica Forte

Foto: Mina Kitano/Hotter Than July